Cari amici di Walktravel,
è stato un viaggio “costruttivo” e ciò significa, dal mio punto di vista, che ora studierò e leggerò attorno a questo paese a me completamente sconosciuto. Quindi il viaggio è stato denso di spunti che ora proverò ad approfondire. La guida è stata molto paziente e si è dimostrata molto preparata. Alberghi e ristoranti, tenuto conto anche del paese, tutto ok. Pazzesco invece la scelta del volo con transito a Mosca che raddoppia i km e il tempo del trasferimento. Tutti i miei amici che avevano già fatto l’Armenia avevano fatto un volo diretto o con passaggio a Ankara. Ciò su cui ritengo utile soffermarmi invece è il percorso scelto. Presenta alcuni caratteri di ripetitività nella visione del paesaggio e di troppi monasteri che poi, alla fine, per noi italiani, paiono tutti uguali. Personalmente mi ha creato un dolce e struggente spaesamento ma ritengo sia una qualità molto personale che probabilmente può divenire facilmente un difetto. Io l’ho trovato molto stancante (è vero che ho 68 anni ma mi ritengo in forma) per via dei lunghi trasferimenti in bus. Non ho soluzioni facili ovviamente ma credo che sia da escludere la sortita in Georgia (non so se conoscete quale strada impossibile si deve fare per raggiungere i villaggi rupestri e un castello assurdo) ovvero 2 h e mezzo di spostamento per 1 ora frettolosa di visita. I tempi diventanto talmente contingentati che non si riesce neppure a visitare la cittadina di Gyumri dove pure si pernotta 2 giorni. Sarebbe invece forse da comprendere il Nagorno Karabash (scusate se non lo scrivo bene), che è un’area raggiungibile solo dall’Armenia. Oppure semplificare molto il viaggio in Armenia a 6 giorni e fare anche un trasferimento a Tbilisi e Georgia proprio per vedere le grandi differenze presenti in questa area così storicamente densa di conflitti. Contenta comunque di avere partecipato e anche fortunata per avere avuto un gruppo molto interessato vi saluto cordialmente.
Milena Casadei